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Perché è importante la Consulenza Ambientale
Da qualche anno a questa parte il Diritto Ambientale ha subito un’evoluzione normativa che lo ha reso sempre più fondamentale nella gestione delle attività che hanno a che fare con l’ambiente.
Il legislatore ha dotato le amministrazioni di strumenti sempre più precisi per valutare i danni e le violazioni verso l’ambiente.
In questo ambito, il ruolo del Consulente Ambientale assume importanza strategica per le aziende per non incorrere in sanzioni.
Il consulente ambientale sta diventando sempre di più una figura chiave per le imprese che vogliono essere sicure di operare nel rispetto dell’ambiente e delle normative di riferimento.
Moltissime aziende, prevedono attività che impattano dal punto di vista ambientale, basti pensare soltanto a quelle legate all’approvvigionamento delle materie prime, alla loro lavorazione, fino alla gestione e smaltimento dei rifiuti.
Chi è il consulente ambientale
Il consulente ambientale è una figura specializzata in discipline diverse, che vanno dalle scienze naturali alla giurisprudenza, passando per ingegneria ed economia.
L’obiettivo, infatti, è quello di fornire un aiuto alle attività nel rispettare le normative, supportandole nel miglioramento dei processi aziendali, in un’ottica di tutela del territorio e anche di soluzioni che possano essere economicamente vantaggiose per il business dell’impresa.
Il servizio offerto, quindi, può riguardare ad esempio:
- supporto per l’ottenimento di autorizzazioni o certificazioni per lo svolgimento dell’attività;
- formazione dei dipendenti in ambito ambientale;
- consulenza per il miglioramento delle prestazioni ambientali;
- consulenza su valutazione e gestione dei rischi ambientali dell’impresa;
- ricerca di finanziamenti collegati (ad esempio per l’utilizzo di fonti rinnovabili).
Si tratta, in sostanza, di un professionista che funge da collegamento tra le aziende e le istituzioni, che mette quindi a disposizione le proprie competenze per guidare le imprese nel quadro normativo ambientale e fungendo, al tempo stesso, da aiuto concreto anche dal punto di vista strategico.
In particolare, il D.lgs. 231/2001 è una norma che originariamente non contemplava i reati ambientali, tuttavia con le modifiche introdotte dal D.lgs. 07/07/2011 n. 121 ne vennero inseriti diversi.
La recente modifica dettata dalla Legge n. 68 del 22 Maggio 2015 – Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente – inserisce nel codice penale un elenco di delitti contro l’ambiente, i così detti eco-reati, che estendono la lista dei reati ambientali di responsabilità dell’impresa modificando anche il D.lgs. 152/2006 per quanto riguarda il regime sanzionatorio già previsto nella norma stessa.
Pertanto, al fine di prevenire i reati ambientali, un’azienda che opera nel settore può elaborare un modello organizzativo ai sensi del D.lgs. 231/2001 al fine di prevenire i reati ambientali che potrebbero dare luogo a responsabilità amministrative e penali.
Attualmente, il modello organizzativo proposto da FISE Assoambiente ed approvato dal Ministero della Giustizia, si propone di dare un supporto alle aziende indirizzandole nel valutare il rischio connesso all’accadimento degli eco-reati e nell’individuazione di adeguate procedure di controllo e gestione.
Il consulente ambientale ha il ruolo di fornire alle imprese pubbliche e private la consulenza necessaria al rispetto della prevenzione ambientale, sia per operare conformemente alla normativa vigente, sia per quanto riguarda l’ottemperanza delle procedure al fine di evitare i reati ambientali
Tale figura assume pertanto una posizione fondamentale all’interno della gestione delle attività di imprese che operano nel settore ambientale, visto anche l’implementazione delle normative vigenti e i controlli sempre più restrittivi da parte degli Enti Preposti.
Inoltre, la collaborazione del Consulente con le aziende implica anche un miglioramento condiviso delle strategie aziendali, con l’obiettivo di fornire soluzioni economicamente vantaggiose.
Il Consulente Ambientale che opera per le Pubbliche Amministrazioni utilizza lo strumento normativo per affrontare le problematiche ambientali relative al territorio di appartenenza, pianificando e gestendo i processi di risanamento ambientale, prevenzione e riduzione dell’inquinamento e applicando politiche di sviluppo sostenibile atto a favorire la tutela dell’ambiente e del territorio.
Il Consulente Ambientale inoltre, fornisce alle imprese anche le informazioni necessarie agli aggiornamenti normativi e alle implicazioni che queste concernono in materia di svolgimento delle attività oltre che fornire indicazioni sui processi di risanamento aziendale, sull’applicazione dei sistemi di gestione ambientale e sulla formazione del personale.
Il suo ruolo si estende anche al confronto con gli Enti Preposti al controllo assumendo l’incarico di supportare l’azienda nelle controversie.
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