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Nuovo Dpcm, In vigore dal 1 febbraio
Nuovo Dpcm, In vigore dal 1 febbraio
E’ arrivata la firma del documento da parte del premier Mario Draghi. Niente ritiro della pensione alle Poste senza la certificazione
Firmato il nuovo Dpcm legato all’ultimo decreto che ha introdotto, il 5 gennaio scorso, l’obbligo vaccinale per gli over 50. Il documento in questione riguarda le nuove norme sull’uso del Green pass (rilasciato o in seguito alla vaccinazione, o dopo guarigione da Covid-19, o dopo aver effettuato un tampone dall’esito negativo, eseguito nelle precedenti 72 ore nel caso di test molecolare, oppure nelle precedenti 48 ore nel caso di tampone antigenico rapido) nei negozi. Nell’ultimo decreto anti Covid, infatti, l’esecutivo aveva deciso di estendere l’utilizzo della Certificazione (quella base) agli uffici pubblici, in banca, alle Poste e nei negozi, ad esclusione di quelli dove si vendono beni considerati essenziali. Come gli alimentari, per esempio, ma anche quelli dove è possibile acquistare prodotti igienico sanitari o le farmacie. Vediamo quindi, nello specifico, la lista delle attività commerciali dove sarà e non sarà necessario il Green Pass per accedere, individuata nel Dpcm approvato oggi, ma che entrerà in vigore dal prossimo 1 febbraio. Nel frattempo, ieri, è diventato obbligatorio avere almeno il Green pass base per l’accesso ai servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici. Norme già in vigore per altri altri servizi ai cittadini, come ad esempio per ristoranti o mezzi pubblici.
Tabaccai
Il Green pass base sarà necessario per i tabaccai. Questi negozi, che nel corso del lockdown erano stati considerati fra i negozi essenziali e dunque accessibili senza pass, ora sono fuori dall’elenco degli essenziali. La motivazione sarebbe legata al fatto che alcune tabaccherie hanno anche all’interno slot machine e altri apparecchi di gioco. “Nelle tabaccherie italiane entrano ogni giorno 13 milioni di persone, circa 250 per ogni rivendita. Sarà un vero problema controllare il green pass ad ogni cliente, per questo speriamo che il Governo ci ripensi”, ha commentato Giovanni Risso, presidente nazionale della Federazione italiana tabaccai. ”I tabaccai raramente hanno dipendenti ed inoltre per evidenti motivi di sicurezza non possono uscire da dietro il bancone. In queste condizioni, chiedere ad ogni cliente di esibire il green pass sarà davvero problematico”, ha spiegato Risso. ”Tutti ricordiamo bene che le tabaccherie sono sempre rimaste aperte anche nel pieno lockdown perché servizi essenziali per i cittadini, anche per pagamenti, ricariche, marche, valori e servizi amministrativi”, ha detto Risso. ”Imporre ora il green pass per entrare nelle 50mila tabaccherie italiane sarebbe una complicazione ulteriore per la vita dei cittadini e per il servizio dei rivenditori di generi di monopolio. Speriamo davvero – ha concluso ieri il presidente nazionale della Fit- che il testo allo studio del Governo venga modificato e che decada l’obbligo di controllo del Green Pass per i tabaccai”.
Green pass valido sei mesi
Si accorcia, sempre dal 1° febbraio, ilGreen pass rilasciato a guariti e vaccinati: sarà valido per sei mesi.La misura ha effetto retroattivo: significa che a quella data, se sono trascorsi più di sei mesi dall’ultima somministrazione o dalla guarigione, la certificazione verde viene sospesa.
I controlli
Anche nelle attività essenziali dove si potrà accedere senza il green pass verranno effettuati dei controlli a campione. È quanto prevede la bozza del Dpcm. L’articolo è stato inserito, viene spiegato da fonti ministeriali, per garantire che chi accede in quelle attività e servizi esentati dal pass lo faccia solo per soddisfare le esigenze primarie. Ad esempio, chi va in questura può farlo senza il pass per presentare una denuncia ma non per rinnovare il passaporto e chi entra in un ipermercato, può fare la spesa ma non acquistare beni non primari.
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