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La tutela della salute e sicurezza del lavoro nello smart working
Inquadramento giuridico e sfide formative
Il lavoratore agile è particolarmente esposto ai rischi derivanti dall’eccesso di lavoro dall’isolamento sociale e dalla connotazione labile dei confini tra tempi lavorativi e non lavorativi. Per tale motivo il lavoratore ha il diritto alla “disconnessione” dalle strumentazioni tecniche e informatiche per prevenire i rischi connessi allo smart working. La formazione sulla salute e sicurezza del lavoro ha lo scopo di aumentare la “consapevolezza prevenzionistica” dei lavoratori agili in merito ai rischi per la salute derivanti dalla prestazione da remoto. Per ridurre tali rischi, bisogna promuovere un adattamento reciproco tra le esigenze dell’individuo e quelle del contesto organizzativo. La funzione espressiva della formazione può contribuire a creare un clima più disteso, meno conflittuale e maggiormente collaborativo. A questo scopo, sarebbe importante privilegiare percorsi formativi di tipo blended, con una forte componente esperienziale e interattiva.
La guida offre un’analisi della disciplina in materia di salute e sicurezza applicabile al lavoro agile (c.d. smart working) nel contesto della digitalizzazione del lavoro. La prima parte è basata sull’analisi della normativa in materia di salute e sicurezza del lavoro agile e dei rischi legati alla prestazione lavorativa. Si analizza, inoltre, lo stato dell’arte della contrattazione aziendale sul lavoro agile con riferimento agli aspetti relativi alla salute e sicurezza sul lavoro. Nella seconda parte si esaminano da un punto di vista psicosociale le sfide formative in materia di salute e sicurezza del lavoro legate a queste modalità organizzative innovative. Si analizzano, inoltre, punti di forza e criticità delle metodologie di formazione a distanza (FAD), in particolare per lo svolgimento dei corsi sulla sicurezza destinati agli smartworkers.
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Articolo: www.aifos.org – Working paper ADAPT n.20/2020
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