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Dichiarazione Ambientale di Prodotto
Dichiarazione Ambientale di Prodotto:
cos’è l’Environmental Product Declaration?
Conosciuta anche con l’acronimo inglese EPD – Environmental Product Declaration – la dichiarazione ambientale di prodotto è uno strumento di informazione usato tra produttori, distributori e consumatori.
Questo documento fornisce informazioni dettagliate – oggettive e confrontabili – circa l’impatto ambientale di prodotti o servizi, considerando variabili importanti come: il consumo energetico e di materie prime, le emissioni atmosferiche, la produzione di rifiuti e gli scarichi in corpi idrici.
La EPD, inclusa tra le politiche ambientali comunitarie, permette di conseguire una certificazione volontaria di valenza internazionale, utile ad attestare le performance ambientali dei beni oggetto di analisi. Sono sempre di più le aziende che decidono di ottenerla, in virtù dei vantaggi di cui possono beneficiare non solo i produttori, ma anche distributori e consumatori, soprattutto in termini di comunicazione ambientale.
Dichiarazione Ambientale di Prodotto
La DAP è una certificazione volontaria che ha lo scopo di informare il mercato riguardo l’impatto ambientale di un prodotto o servizio.
La norma ISO 14020 distingue tre tipologie di etichette ambientali:
TIPO I (ISO 14024): etichette ecologiche volontarie basate su un sistema che considera l’intero ciclo di vita del prodotto. Sono sottoposte a certificazione esterna da parte di un organismo competente, che può essere pubblico o privato.
TIPO II (ISO 14021): autodichiarazione ambientale, dove le informazioni vengono fornite da produttori, importatori o distributori di prodotti ma senza l’intervento di un organismo di certificazione indipendente. Sono previsti, in ogni caso, dei vincoli per quanto riguarda i contenuti e le modalità di diffusione.
TIPO III (ISO 14025): dichiarazione ambientale di prodotto, o EPD, contiene informazioni oggettive e quantificabili sull’impatto ambientale associato al ciclo di vita di un prodotto. Le attività di verifica e convalida vengono svolte da organismi terzi accreditati.
La valutazione dell’impatto ambientale e delle risorse consumate (materiali, acqua o energia) è possibile grazie all’analisi del Ciclo di Vita del prodotto, prendendo in esame tutte le fasi che vanno dall’estrazione delle materie prime a quelle di trasporto, fabbricazione e smaltimento.
Conforme a quanto previsto dalle norme della serie ISO 14040.
Come funziona la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD)
Per ottenere la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) bisogna verificare la disponibilità delle PCR (Product Category Rules), ovvero le regole di riferimento per condurre l’analisi del ciclo di vita per la propria categoria di prodotto (nel caso in cui non dovessero essere disponibili, sarà necessario elaborarle e farle approvare).
Successivamente si passa alla redazione del report LCA, con la descrizione di quanto emerso dall’analisi del ciclo di vita: tali informazioni saranno fondamentali per la seguente compilazione dell’EPD.
Infine, tali documenti vengono inviati a un organismo di controllo, ovvero un ente terzo accreditato, che funge da soggetto indipendente: questo si occupa dell’eventuale convalida e del rilascio della certificazione volontaria di prodotto.
Questo iter permette alla Dichiarazione Ambientale di Prodotto di essere un documento che racchiude informazioni:
– oggettive;
– confrontabili;
– credibili.
La Dichiarazione ha validità triennale
Se invece le PCR non sono ancora disponibili, l’Organizzazione deve preventivamente elaborare una PCR specifica per la tipologia di prodotto/servizio e richiederne l’approvazione. In attesa che la PCR sia approvata dall’Organismo competente, l’Organizzazione può richiedere la pre-certificazione della DAP.
Vantaggi
La sviluppo di una EPD può rappresentare per l’organizzazione un’opportunità per ottenere in particolare i seguenti benefici:
- la valutazione della qualità ambientale dei prodotti mediante identificazione e riduzione degli impatti ambientali connessi al sistema prodotto;
- la possibilità di ridurre costi di gestione e di produzione, attraverso l’ottimizzazione ambientale/ energetica che può scaturire da un’analisi di questo tipo;
- lo stimolo all’impiego di tecnologie e materiali eco-compatibili;
- la definizione di strategie aziendali anche in termini di progettazione di prodotti e/o processi alternativi maggiormente sostenibili;
- la visibilità del “brand EPD” sul prodotto, quale strumento credibile di comunicazione e marketing.
Perché è utile ottenere la DAP/EPD?
Le tematiche relative all’impatto ambientale sono sempre più rilevanti sia per le aziende private, che per le amministrazioni pubbliche. Con una DAP si forniscono “dati certificati” sulle performance ambientali di beni e servizi, aspetto fondamentale per aziende e organizzazioni che desiderano differenziarsi dalla concorrenza comunicando informazioni dettagliate sull’impatto ambientale dei propri prodotti per consentire scelte d’acquisto più consapevoli.
Nell’ambito delle gare di appalto “verdi” che coinvolgono grandi gruppi di acquisto (per esempio la Pubblica Amministrazione o la Grande Distribuzione Organizzata) sarà inoltre più semplice dimostrare che i propri beni e servizi soddisfano i requisiti ambientali contenuti nelle politiche ambientali di approvvigionamento (Green Procurement).
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